lunedì 24 maggio 2010

Lettera pervenuta al Comitato

I giovani e il loro futuro

Carissimi amici del comitato,

il futuro dell’umanità si è sempre giocato sulla capacità dell’uomo di proteggere il suo più importante patrimonio che è costituito dai giovani e dai loro immensi talenti che devono essere sempre esprimibili.

Le risorse, giustamente ingenti, che sono a disposizione di chi amministra (Ministeri, Regioni, Provincie,Comuni) non sono spesso sapientemente investite.

Basti pensare a quanti enti pubblici si creano (Ufficio servizio sociale minori, Servizio socio sanitario per la tutela dei minori, ecc…) che non solo non riescono a collaborare tra loro sinergicamente, ma spesso finiscono per danneggiare i minori e le loro famiglie in difficoltà.

Io ho sempre sostenuto che poco interessa, ad una politica incapace, distratta e disorganica, che i nostri ragazzi crescano, maturino e si completino.

Un giovane brillante, pensante, colto ed edotto diventa incontrollabile per un sistema subdolo e autoreferenziale.

Un vero pericolo, soprattutto per una politica, come quella attuale, che non basa il suo operato sulla esaltazione del bene comune, sui valori fondanti e sulla possibilità di creare i presupposti di sviluppo e di partecipazione attiva di una cittadinanza e che sogna radicali cambiamenti e che lotta per un mondo giovanile, spesso abbandonato e messo nelle condizioni di non crescere.

I giovani di oggi sono le vittime di finti educatori che dovrebbero combattere i pregiudizi rivolti contro di loro , che dovrebbero prevenire e rimuovere i maltrattamenti e gli abusi subiti, che dovrebbero contrastare le cause dei loro disagi e spesso si imbattono in quei personaggi, da me definiti il gatto e la volpe, che invece di essere punti di riferimento, diventano i loro carnefici.

Oggi anche per effetto della consultazione referendaria, dovremmo essere più preparati a capire quanto accaduto e sinergicamente lavorare ad un progetto che va al di là del voto.

Attuare un nuovo modo di pensare, teso alla conquista di uno stile di vita cittadina imperniato su incontri, discussioni e programmi.

Tutti uniti per un futuro migliore dove, a Castellammare del Golfo, il giovane sia il modello su cui investire, tout court, non solo su chi ha perso la sua scuola, ma anche su chi vive in maniera inadeguata, vittima di un sistema educativo che è imploso.

Del resto, in una società decadente, smagliata e confusa, le prime vittime a pagare il conto sono le cosiddette agenzie educative come la famiglia e la scuola.

Una collettività che non capisce tale problema non ha futuro, né possibilità di crescere.

C/Mare del Golfo 20 maggio 2010

Con stima e amicizia

Santo Ferrara

giovedì 20 maggio 2010

Bozza volantino referendum

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