Per operare una estrema sintesi i punti salienti, inerenti la vicenda del Plesso Buccellato, sono i seguenti:
-- Il Sindaco, in assenza di alcun atto amministrativo che a ciò lo legittimi, ha deciso di destinare un plesso scolastico ad Uffici Comunali e segnatamente a sede dell’U.T.C..
-- L’immobile da adibire ad ufficio tecnico, in forza del programma triennale delle opere pubbliche (2008-2011) era l'ex Mattatoio comunale e ciò in forza di destinazione d'uso deliberata dai Commissari Governativi in carica sino al giugno 2008.
-- In data 7 novembre 2008 il comitato dei genitori del plesso “Buccellato”, attivava l’iter per la consultazione referendaria in ordine alla destinazione della citata struttura scolastica, e tale procedura (paralizzata per un anno nonostante lo statuto del comune stabilisse il termine di sessanta giorni per la pronunzia sull’ammissibilità del quesito e la fissazione del referendum nei novanta giorni successivi alla presa d'atto del consiglio comunale, previa verifica della regolarità delle firme) si è riattivata lo scorso 20 novembre con la notifica al comitato promotore dell'ammissibilità del quesito referendario, ed il predetto comitato in data 31.12.09 ha già provveduto al deposito delle sottoscrizioni previste dall'art. 5 comma 4 del relativo regolamento comunale.
-- In più occasioni il primo cittadino ha pubblicamente (emittenti televisive locali e stampa) dichiarato che essendo il referendum consultivo non terrà conto dell’esito dello stesso, che ormai la sua decisione definitiva è quella di trasferire l'U.T.C. nel plesso Buccellato e che i locali dell’ex mattatoio comunale verranno destinati a sede del centro velico per disabili e come tale inglobati nel progetto generale di messa in sicurezza dell’area portuale i cui lavori sono in corso di realizzazione.
Operata la superiore estrema sintesi si espone, qui di seguito, in termini più compiuti l’evoluzione dei fatti che stanno caratterizzando la presente vicenda.
I commissari straordinari, come atto di indirizzo e di priorità avevano stabilito che i locali dell’”ex Mattatoio” venissero adibiti ad Ufficio tecnico comunale all’uopo impegnando la somma di oltre un milione di euro per la sua progettazione e realizzazione.
Nel marzo 2008 il plesso Buccellato veniva chiuso a causa di un distacco di intonaci dal tetto e per la sua messa in sicurezza i detti commissari avevano, prima della scadenza del loro mandato, già provveduto all’espletamento tutti gli atti necessari per l’esecuzione dei lavori tanto che nel successivo mese di agosto veniva bandita la relativa gara d’appalto.
In data 3 settembre 2008, in occasione di un incontro che il comitato dei genitori e degli insegnanti ebbe con l’attuale sindaco quest’ultimo comunicò ufficialmente e categoricamente che era sua intenzione trasferire l’ufficio tecnico comunale nel locali del plesso Buccellato e che pertanto detto immobile non sarebbe stato più destinato a scuola.
A seguito di tale despotica presa di posizione oltre al comitato dei genitori e degli insegnanti insorse un intero quartiere ed si accese un aspro contrasto che vide coinvolti anche tutti i consiglieri comunali.
Infatti, con proposta del 12.09.08 i capigruppo consiliari, in tal senso pressati dalle richieste dei cittadini, ufficialmente sollecitarono l’amministrazione a “procedere con urgenza all’esecuzione dei lavori di sistemazione del plesso Buccellato”.
A fronte però del perseverante immobilismo del Sindaco, due consiglieri di minoranza, in data 13.10.08, presentarono una mozione finalizzata ad ottenere l’impegno dell’amministrazione “alla ristrutturazione immediata del plesso Buccellato e al mantenimento della destinazione d’uso per scuola pubblica”, mozione che, inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi il 5.11.08, fu bocciata dalla maggioranza.
In conseguenza di quanto sopra il comitato del plesso Buccellato, in forza delle disposizioni contenute nello statuto del comune di Castellammare del Golfo (artt. 57 e 58), in data 7.11.08 si attivava per l’indizione di un referendum consultivo, iter caratterizzato da gravi omissioni che ne hanno determinato, come prima detto, la sostanziale paralisi per un anno, nel corso del quale il comitato promotore segnalava alle competenti Autorità (Prefetto, Ministro dell'Interno, Procura della Repubblica e Assessorato Enti Locali) l'anomala evoluzione della procedura referendaria ed il palese ostruzionismo nello specifico posto in essere dal comune di Castellammare del Golfo.
Per tutta risposta l’amministrazione comunale, a seguito dell'attivazione dell'iter referendario e proprio al fine di rendere indisponibile la citata scuola, in data 12.11.08 annullava la già disposta gara di cottimo-appalto relativa ai lavori di manutenzione del plesso Buccellato ed avverso tale determina di annullamento, alcuni componenti del comitato, proponevano ricorso al TAR ed il relativo giudizio è tutt’oggi pendente.
Nel frattempo l'amministrazione comunale ha adottato i seguenti atti:
1) “ delibera di G.M. n.ro 69 del 09.04.09 – Approvazione amministrativa del progetto relativo ai lavori di restauro e risanamento conservativo del plesso Buccellato, di proprietà comunale, sito nella via Canale Vecchio da adibire ad uffici comunali”;
2)“determina sindacale n.ro 30 del 09.04.09 – Autorizzazione espletamento gara di cottimo appalto relativo ai lavori di restauro e risanamento conservativo del plesso Buccellato, di proprietà comunale, sito nella via Canale Vecchio da adibire ad uffici comunali”, in forza dei quali eseguiva dei lavori all’interno del citato edificio scolastico.
Sul punto si evidenzia:
che nessuna variante urbanistica e/o cambio di destinazione d’uso è stato ad oggi deliberato dal consiglio comunale con riferimento al plesso Buccellato;
che l’intervento edilizio che l’amministrazione ha operato nella citata scuola determina nel concreto una modifica agli standard urbanistici contenuti nel vigente P.R.G.;
che in conseguenza di quanto sopra si ritiene che l'amministrazione abbia commesso un abuso edilizio comportante anche la lesione di un interesse pubblico in quanto interessante un immobile attualmente destinato a scuola.
Come episodio conclusivo non può tacersi dell'invito che il comitato promotore del referendum ha ricevuto dal Difensore Civico il quale, nel corso dell'incontro avuto in data 05.01.10 con una delegazione del detto comitato, si è energicamente premurato nel tentativo di dissuadere i presenti dal proseguire nella procedura referendaria, sostenendo maldestramente l'operato dell'amministrazione così di fatto concretizzando e documentando una grave violazione dei propri doveri istituzionali.
P.S.
Il plesso Buccellato, sito nel centro storico è scuola dal 1953 (dai primi del 900 una struttura contigua era già adibita a scuola) è l'unico immobile scolastico di Castellammare del Golfo ad essere stato recentemente ristrutturato (cinque anni fa) ed è l’unico plesso ad avere tutti gli spazi necessari per l’ottimale espletamento delle attività didattiche (aula informatica, laboratori di pittura e cucina, salone recitazione o palestra, ampio cortile interno)
E’ attualmente composto da 7 classi per un totale di 140 bambini dai 3 ai 10 anni. Le classi della scuola dell’infanzia sono state trasferite sin dall'A.S. 2008/2009 nel plesso Verga mentre le classi della scuola primaria sono state trasferite dapprima tutte nell’istituto comprensivo G. Pascoli e da quest'anno anche le prime tre classi della scuola primaria si trovano al plesso Verga. Entrambe le strutture ospitanti sono distanti dalle residenze dei bambini e molte famiglie vivono notevoli disagi per accompagnare i piccoli e ciò tenuto conto che in un quartiere popolare non tutte le madri sono provviste di autovettura, e conseguentemente tanti bambini della scuola materna spesso rimangono a casa.
Solo per i bambini della scuola elementare, quindi anche dell’età di sei anni, è attivo il servizio scuolabus e quelli che erano costretti a usufruirne venivano licenziati alle 13,15 per poi attendere, senza alcuna vigilanza, l’arrivo del pulman sino alle 13,30 sulla via L. Da Vinci, arteria questa che costituisce la circonvallazione del paese nonché tratto della S.S.187..
La convivenza degli scolari della scuola elementare con i ragazzi della scuola media è molto difficoltosa, si sono già infatti verificati atti di bullismo nei confronti dei più piccoli e gli stessi.
I ragazzi della scuola media inoltre dall’aprile 2008 non svolgono più alcune attività didattiche in quanto le aule prima utilizzate come laboratori sono occupate dalle classi della scuola elementare (da quest'anno anche le quinte classi degli altri plessi dell'istituto comprensivo G. Pascoli).
Ovviamente tutto quanto sopra lascia totalmente indifferente l’amministrazione comunale in carica la quale, tra l’altro, ha disatteso le legittime richieste di oltre 1000 cittadini che già nell'ottobre del 2009 avevano sottoscritto una petizione finalizzata a riottenere la disponibilità della scuola Diego Buccellato.